
Toni sul podio del Mennea Day a Cassola 2023 premiato come concorrente più anziano.
di Claudio Strati
Se n’è andato a 83 anni, non farà il Mennea Day nel nostro stadio quest’anno, ma lui ci sarà, eccome, nella testa degli amici e di chi lo ha conosciuto. Toni Brunello, imprenditore vicentino, intellettuale, grande sportivo e atleta, ci ha lasciato. E’ stato un imprenditore di grandi visioni, consulente aziendale, negli anni Sessanta fondò a Vicenza Studio Centro Veneto, ovvero il co-working inventato diversi anni luce prima che molti altri seguissero quella strada, un mettere insieme imprese, start up e competenze per fare squadra e creare sinergie positive.
Aveva la bella abitudine di scrivere e regalare gentili e arguti versi poetici per sottolineare momenti, persone, emozioni. Con ironia, con autoironia, con delicati pensieri, con sapienti collane di parole. Ci siamo visti a gennaio, un pomeriggio indimenticabile, ciacole tè e frittelle, con la sua Elide e con la piccola Petra, nipotina amatissima quanto la sorellina Sveva. Lucidamente ci ha parlato delle sue consapevolezze, delle cure e della malattia, con le solite intelligenti battute. Su whatsapp gli avevo scritto, pochi giorni prima, dopo gli auguri di Natale “Un abbraccione e a presto”. La risposta era stata semplice e perentoria: “Grazie ma solo in cielo“.

Toni alla Holloway University di Londra, il giorno in cui nel campus i docenti hanno piantato un sorbo ricordando Paolo, ricercatore doc
Ora sicuramente starà abbracciando Paolo, il figlio tanto amato scomparso nel 2015 a soli 40 anni, un ragazzo geniale quanto il padre, formatore e informatico, capace di scrivere un manuale di alfabetizzazione informatica adottato da circa 60 mila studenti, soprattutto in Stati del mondo più povero. Toni Brunello pochi anni fa era stato a Londra, alla Holloway University, per partecipare alla piccola cerimonia con cui i professori piantarono un sorbo nel campus a ricordo di Paolo, ricercatore di primo livello.
Toni amava lo sport, non si era mai perso un Mennea Day e a quello di Cassola, iniziato nel 2019, voleva partecipare ad ogni costo tutti gli anni. A fine 2024 ci aveva salutato così: «Voi del Menna Day, non mollate! Che il Pietro non se lo merita». E alcuni mesi prima ci aveva regalato la targa, poi affissa allo stadio, da lui definito «el gnaro dei Marconiani», che sottolinea l’entrata dello sport nella Costituzione, all’articolo 33, nel 2023.

Il regalo di Toni, la targa affissa allo stadio Paolo Rossi di Cassola che ricorda il valore dello sport inserito nella Costituzione italiana.
Aveva una concezione dello sport come realtà leale e educativa. Non gli piacevano gli eccessi, i “nostalgismi” magari un po’ saccenti. Nell’agosto scorso mi fece conoscere la letterina d’addio a una chat di ex atleti dopo le olimpiadi francesi. Scriveva: «Preciso che non ho titoli da produrre (allenatore, insegnante, tecnico, commentatore). Solo un “bieco tifoso” (auto definizione) che s’incaponisce a guardare le gare e magari a leggere i giornali in tempo di gare speciali (Olimpiadi, Europei, Mondiali ecc.). Continuo anche a coltivare la semplice corsa nonostante gli 83 dietro le spalle. Penso però che nel loro insieme i criteri e i commenti troppo spesso ipercritici sull’esito degli impegni della nostra atletica (capi, strutture intermedie, protagonisti diretti) a Parigi, non siano equilibrati e risentano troppo di nostalgie personali di tempi del tutto diversi dagli anni attuali. Quindi di ostica lettura e difficile condivisione».
Ci è spiaciuto non avere avuto più tempo piacevole da passare insieme a lui, che ci aveva invitato nel suo co-working per vedere i manifesti e le foto degli atleti del territorio. Ci mancheranno la sua sagacia e la sua cristallina filosofia di vita.


Toni Brunello staffettista della Run4Hope e all’arrivo dei 200 al Mennea Day di Cassola 2022.