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22.11.2012
Incontro con Giovanna Volpato, da runner a runner...
«Attirata dalla danza classica, ma non potrei mai farla»

Durante il Mizuno Day ho avuto la fortuna di incontrare la bravissima maratoneta Giovanna Volpato, che ha vestito la maglia azzurra in diverse manifestazioni internazionali.
Dopo alcuni consigli tecnici sulla corsa, Giovanna mi ha concesso una piacevole intervista.

Quando hai iniziato a fare sport?
All'età di otto anni ho iniziato a nuotare e a fare ginnastica. Poi quando avevo tredici anni mi sono dedicata all'atletica.

Perché hai iniziato a correre?
Perché mio fratello faceva atletica e io ho voluto provare. Mi é piaciuto e da li é iniziata la mia avventura. Il mondo della corsa mi ha affascinata da quando ero bambina, mi é sempre piaciuto correre e in special modo ho sempre amato le lunghe distanze.

Nei momenti difficili durante le gare qual é il pensiero che ti spinge a non mollare?
Quando sono in difficoltà penso al percorso che ho fatto e all'obiettivo che mi sono posta.

Qual é la gara a cui tieni di più? E quella che ti ha dato più emozioni?
Sicuramente la prima volta che ho indossato la maglia azzurra ai campionati europei di Monaco nel 2002.

Un tuo obiettivo per il futuro?
Correre un'altra maratona, per la quale mi sto già preparando.

C'è qualche persona che ti è stata particolarmente vicina durante il tuo percorso?
Ci sono state molte persone ma le più vicine sono state la mia famiglia e il mio allenatore.

Qual è il messaggio che lasci per chi vuole intraprendere il tuo cammino?
Divertirsi, sacrificarsi e non smettere mai di sognare.

Hai una frase particolare che ti piace per il suo significato o perché corrisponde a quello che provi?
Qui e ora perché ogni occasione é unica nella vita e bisogna viverla fino in fondo.

Quale sport non faresti mai?
Mi piace molto la danza classica ma non riuscirei a farla.

Mi piacerebbe ringraziarla per il tempo che mi ha concesso e augurarle un grosso in bocca al lupo per le prossime gare.

Erika Pontarollo

Foto: Erika e Giovanna