Atletica GS Marconi Cassola

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I campioni in campo. Rigali: «Una volta battei Jacobs…». Vallortigara: «Bei ricordi qui a Cassola». Fenomeno Zeni: 7 record mondiali |Foto

Bea Fiorese, azzurrina di casa, Elena Vallortigara, Roberto Rigali a Cassola (foto GS Marconi)

Pomeriggio con i campioni. Allo stadio del GS Marconi un pomeriggio pieno di sole e di simpatia a Cassola. Elena Vallortigara, bronzo mondiale nel salto in alto a Eugene, seconda italiana di sempre con pb a 2.02, ha fatto meglio di un centimetro solo la De Martino a 2,03, e Roberto Rigali, argento mondiale a Budapest con la staffetta 4×100, personale sui 100 di 10″25, sono stati tra i ragazzi del 5° Serenissima Para Athletics Meeting, hanno risposto alle domande, firmato autografi, fatto un mucchio di selfie con fans giovani e meno giovani. Hanno premiato gli atleti Fidal e paralimpici.

Ecco alcuni spunti della prima delle due giornate di atletica senza barriere a Cassola. In attesa del Mennea Day e di ulteriori approfondimenti, con risultati, anche dello stesso Serenissima.

ALTOPARTANTI GUASTI, AVANTI COL MEGAFONO

Assente per un contrattempo Laura Strati, l’azzurra di casa, c’era però Beatrice Fiorese, più volte in maglia azzurra Under, e medaglia olimpica giovanile, a dare il benvenuto ai due “colleghi”. Tanto per restare in tema azzurro. Entrambi i big hanno spiegato che la loro mente va al 2024, ovviamente, con due appuntamenti clou: l’Europeo a Roma, l’olimpiade a Parigi. Appuntamenti da preparare con determinazione e tranquillità. Un bel pomeriggio, “funestato” solo dal guasto agli altoparlanti dello stadio, per cui per un’ora e mezzo si è andati avanti a urlare e a fare interviste col megafono. Rigali si è adattato benissimo, gridando nel cono magico le sue risposte alle domande. Poi è arrivato Simone Sonda, chiamato in emergenza, deus ex machina delle luci e degli impianti audio, che ha attivato una nuova cassa e ridato voce alla manifestazione.

L’intervista al megafono con Roberto Rigali (foto GS Marconi)

QUELLA SFIDA CON JACOBS

Roberto Rigali (si pronuncia Rigàli, ci ha spiegato togliendo ogni dubbio sull’accento del suo cognome), atleta “civile” di Bergamo Stars, ha raccontato che aveva la passione della moto e di altri sport, specie dello sci. E’ stato notato in terza superiore, ha iniziato a fare atletica in Val Camonica e, come Marcell Jacobs, ha iniziato a praticare il salto in lungo. Ma la velocità era lì ad aspettarlo, e spunta un ricordo da junior : «Una volta, una sola volta ho battuto Jacobs. A Gavardo, sito noto per la sua pista dura e velocissima. Nei 100 metri. Per millesimi, ma arrivai prima di lui. Certo, dopo non è più stato possibile». Cosa ti ha detto il tuo allenatore dopo l’argento mondiale? gli ha chiesto lo speaker Alessandro Albrizzi. «Ha pianto, non l’ho visto ma so che ha pianto. Peraltro mi sono commosso anche io. I miei compagni Jacobs e Tortu, e anche Patta, sono andati fortissimo. Ma anch’io sono rimasto felice della mia curva in prima frazione, mi son detto bravo». Il segreto del quartetto? «Andiamo d’accordo, siamo un gruppo di amici, lavoriamo molto insieme e individualmente. La chiave di volta è la capacità di fare cambi stellari, voliamo per quello». Non poteva mancare un accenno alla sua società civile: «Credo di essere l’unico o quasi atleta arrivato a certi livelli con una maglia civile e non militare – ha detto Rigali (un altro ad esempio è Ceccarelli, campione europeo indoor, ndr) – e di questo devo ringraziare il mio presidente Dante Acerbis che mi ha sempre sostenuto».

Elena Vallortigara ed Elisa Trevisan (foto GS Marconi)

QUELLE GARE A CASA “NOSTRA”

Elena Vallortigara, di Schio, ora trapiantata in Toscana, è arrivata allo stadio con i suoi genitori. Esattamente come faceva, diciamo, 18/20 anni fa, quando veniva a Cassola per il Meeting Atletica & Simpatia, tuttora esistente, e per altre competizioni provinciali. «Che begli anni erano quelli – ha raccontato Elena, oggi nel Centro Sportivo Carabinieri – con i miei andavo in giro per la provincia e per il Trevigiano anche. Un mucchio di gare. Questo stadio lo ricordo benissimo e mi piace riesserci, vedere i giovani che gareggiano come facevo io allora». Elena si è intrattenuto a lungo con Elisa Trevisan, altra ex big azzurra (per anni regina dell’eptathlon italiano), raccogliendo informazioni sull’associazione Il colore viola che ha contribuito a fondare a Rossano Veneto e che opera per l’inclusione di giovani e non giovani fragili. Elisa ha poi spiegato anche al pubblico in cosa consiste l’attività sua e dei volontari rossanesi.

L’intervista a due con Roberto e Elena a cura di Alessandro Albrizzi (foto GS Marconi)

IL FENOMENO CHIARA: 7 NUMERO MAGICO

Tra i protagonisti anche l’attesissima Chiara Zeni, da Lugano, superwoman 19enne che corre sulle piste d’Italia e d’Europa a tutto gas. A Cassola dove è venuta più volte ha corso i 100 metri, con un tempo leggermente superiore al suo Pb. Ma siamo anche, giustamente, a fine stagione. Chiara comunque primeggia nella sua categoria (federazione Fisdir) di atleti con sindrome di down. Detiene ben 7 (diconsi sette) record mondiali assoluti: uno con la staffetta 4×100 azzurra, poi tre indoor con 60, 200 e salto in lungo, e outdoor, con 100, 200 e salto in lungo. Chapeau. Domenica 10 settembre farà i 200 al Mennea Day di Cassola. Un omaggio al più grande di tutti i tempi. Faremo il tifo!!

Chiara Zeni si diverte sul podio di Cassola (foto facebook C. Zeni)

L’ultimo selfie. Rigali rincorso nel parcheggio per la foto con un atleta marosticense (foto Fantinato)

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