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Il colore viola, guida all’inclusione. L’ex azzurra Elisa Trevisan a Cassola racconta la sua esperienza

Elisa Trevisan, a destra, con Elena Vallortigara a Cassola (foto GS Marconi)

CASSOLA – E’ stata la regina dell’eptathlon italiano a lungo, ha fatto collezione di maglie azzurre e titoli italiani. Da anni Elisa Trevisan è la cofondatrice e una delle anime de “Il colore viola“, associazione di volontariato che opera nell‘inclusione di giovanissimi, giovani e anche, stanno iniziando, adulti. Persone per le quali le opportunità offerte dagli enti istituzionali ci sono, ma sono rare e precarie.

Per loro esiste “Il colore viola”, con sede a Rossano Veneto al Centro Arcobaleno di via San Zenone 31. Elisa Trevisan, come era intrepida e coriacea in gara, dritta sugli obiettivi, è sempre molto determinata anche in questo progetto sociale. Come in altre occasioni è venuta a trovarci allo stadio in occasione del 5° Serenissima Para Athletics Meeting, abbinato al Mennea Day, ancora una volta a spiegare a che punto sono i progetti dell’associazione e dei volontari che la animano, presieduta da Alberto Brunello.

Un riferimento per chi ha figli disabili

«L’associazione è nata anni fa per aiutare le famiglie con bambini affetti da crisi epilettiche ha aperto poi le braccia a tutte le famiglie con figli disabili. Ci occupiamo di disabilità più o meno grave mettendo a disposizione spazi per sedute di terapia riabilitativa (bambini dai 0 ai 10 anni circa) di Neuropsicomotricità, Logopedia, Fisioterapia pediatrica, Musicoterapia, abbiamo degli psicologi che si occupano di sostegno familiare – ha raccontato al pubblico al microfono -. terapie comportamentali e relazionali, il nostro obiettivo è lavorare per l’inclusione e l’integrazione offrendo un servizio per sollevare un po’ le famiglie anche dalle spese. Infatti, l’associazione, con le donazioni, copre parte del costo della figura sanitaria che fa terapia, finanzia progetti di aiuto specifico per le famiglie che lo richiedono. L’associazione ha iniziato con il centro estivo inclusivo, da 3 anni circa, con i ragazzi dai 14 ai 20 anni per i mesi di giugno e luglio, facendo anche esperienza di vacanza di qualche giorno in autonomia lontano dalla famiglia».

Ma quali sono le attività specifiche?
«Proponiamo laboratori con varie tematiche (l’affettività, aiuto cognitivo – logopedico, abilità sociali e autonomia, stimolazione della manualità fine e delle abilità di ciascuno attuando strategie adatte al singolo), e ogni laboratorio prevede la presenza di personale formato adatto alla composizione del gruppo. Da quest’anno proporremo anche laboratori su manualità e motricità fine, sensorialità, sviluppo delle abilità anche per ii ragazzi adulti dai 22 anni circa in su. Programmiamo anche uscite, serate in gruppo (karaoke, bowling,ecc) coinvolgendo le attività del circondario e i ragazzi “normodotati” dai 14 in su come aiuto per inclusione e integrazione. I laboratori vengono riproposti durante l’anno con sistematicità vista la carenza di attività inclusive per queste fasce di età. Abbiamo iniziato anche degli incontri di auto mutuo aiuto per le famiglie che vivono la disabilità del proprio figlio con una mediatrice psicoterapeuta».

Elisa Trevisan durante un incontro in maglia azzurra a Bressanone (archivio Fidal). E’ stata la “regina” dell’eptathlon italiano per diversi anni.

Crescono le richieste delle famiglie

Per i più piccoli?
«Abbiamo avviato il massaggio neonatale aperto a tutte le mamme e i loro bambini con una novità: una seduta informativa da parte di una terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.
È nostra intenzione, vista la crescente richiesta da parte delle famiglie e la difficoltà dei distretti a coprire tutte le esigenze dei bambini presi in carico, di aumentare le attività in base alle esigenze terapeutiche.
Abbiamo un numero crescente di richieste da parte di famiglie con bambini certificati che necessitano di terapie, bambini in attesa di certificazione e anche bambini che necessitano di una valutazione, di un breve ciclo di sedute per prevenire o recuperare o evitare situazioni che possono sfociare in patologia.
Il costo per le terapie che mettiamo a disposizione è un prezzo contenuto rispetto ad altri centri privati proprio perché essendo una associazione di volontariato abbiamo l’obiettivo esclusivamente di aiutare le famiglie e i ragazzi, non c’è scopo di lucro, solo la necessità di coprire esclusivamente i costi delle figure sanitarie che collaborano con noi e le spese di gestione, per questo abbiamo anche pensato di realizzare le bomboniere solidali confezionate dai ragazzi durante i laboratori».

Come si può interagire con l’associazione?

«Che si tratti di adulti o ragazzi, le porte sono aperte se ci si vuole dedicare al volontariato, chi ha una laurea che può fare al caso nostro e vuoi provare esperienze nuove può contattarci senza problemi. Ecco i nostri contatti: pagina facebook Il ColoreViola; Instagram il_colore_viola_odv; cellulare dell’associazione 351 7475065; email info@ilcoloreviola.it; sito internet ilcoloreviola.it».

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